Aldo Carnero
Tra musica e scrittura
Tutta la mia vita tra musica e scrittura, cercando strade e più spesso scorciatoie per destinazioni ineluttabilmente mutevoli. Poi accade che la destinazione scompare e qualcosa prende senso proprio nel paradosso dell’insensatezza.
Resta solo il piacere di pensare, ragionare, elaborare, esprimere e fissare se stessi in un’illusoria immortalità terrena, senza paragoni e senza competizioni.
Sono nato a Torino nel 1969 dopo mille generazioni e sono qui, parte di questa città.
La mia formazione professionale nel settore delle risorse umane e nell’attività commerciale è stata un’altra di quelle scorciatoie. Una scorciatoia primaria di sopravvivenza anche piuttosto soddisfacente dove ho sempre cercato di incastrare, per decenni, i miei giochi di musica e di scrittura.
Il pianoforte a sei anni, la chitarra a dieci e il primo lavoro a vendere strumenti musicali.
Poi il copione è cambiato.
Il primo palco a tredici anni e il liceo con velleità da rockstar.
Poi un bel po’ di maturo buon senso.
Il 2015 ha visto la pubblicazione del primo disco, “ERA 1.14” con i BlueAlive e, dopo un radicale cambio di genere, è arrivato il secondo album, “Negroni a colazione” con Il Sogno di Pablo.
Da qui l’ispirazione per il mio libro “Zelanti alfieri della speranza” che è scrittura, ma anche musica.
Un incontro di passione espressiva, senza più destinazione.