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Titolo un po’ goliardico per un disco che di goliardico ha ben poco. O forse sì.
Il 21 febbraio del 2021 esce il primo singolo “È tutto normale”, in coincidenza del primo anniversario della tristemente famosa notte di Codogno e dell’inizio della schizofrenia pandemica. Quando già tutto, ma non a tutti, pareva ben altro che normale.
Il peggio, che non ha limiti, sarebbe poi arrivato, fornendoci parecchio materiale di risulta per i brani che ne sono seguiti.
“Non è più colpa mia”, “Il vizio della libertà”, “Parlo col cane” per citare quelli che più direttamente hanno disegnato la situazione e lo stato d’animo di quei mesi assurdi.
C’era il coprifuoco, non era possibile rientrare alle proprie case e quindi si passava la notte in studio a suonare e registrare. Il tempo della colazione arrivava all’ora di pranzo, anzi dell’aperitivo.
Il Negroni.
Un Negroni a colazione per chi nonostante tutto ha trovato il modo, la voglia e la forza di non soffocare. Di denunciare come antidoto alla follia.
Un Negroni a colazione per brindare alla nostra fortunata sventura di non poterci adeguare, di non voler essere simili per forza.
“Solo per noi”, l’ultima traccia, è un po’ il compendio di queste consapevolezze. Di quanto l’individuale diversità possa essere il miglior collante e carburante per sbeffeggiare di buon grado l’omologazione ad ogni costo.
Il disco è stato interamente arrangiato, prodotto, missato e masterizzato da noi durante quelle notti, aspettando il nuovo sole.